Trionfo Azzurro tra le mura di casa del Maradona, lezione di calcio e tattica al “mago” Chivu. Un Napoli incerottato che ha più uomini in infermeria che in campo, risponde alle dure critiche subite appena 3 giorni fa in Olanda dopo i 6 gol presi da PSV. Antonio Conte al termine dalla partita ha parlato in conferenza stampa.
Reazione di squadra dopo il tonfo Champions
<<Come abbiamo fatto a ritrovare compattezza e spirito di sacrificio in tre giorni? Io mi chiedo come si faccia a distruggere tutto in una settimana. Credo che a volte ci sia mancanza di rispetto. Si esagera e a tutto c’è un limite. Noi dobbiamo metterci l’elmetto e andare avanti per la nostra strada. Oggi che abbiamo vinto, posso dire che dall’inizio della stagione stiamo avendo tantissimi infortunati. A Torino mancavano sette giocatori. Ieri si è fatto male Meret, oggi De Bruyne. E’ un momento così. Ma nonostante questo abbiamo la forza di reagire e affrontare le situazioni nel modo giusto>>
Se ci sono ancora domande senza risposta
<<Gli interrogativi ci sono e ci saranno. Lo dico dall’inizio che sarà una stagione complessa. Se poi ci si mettono anche gli infortuni, lo sarà ancora di più. Sicuramente la sconfitta in Champions contro il Psv ci ha fatto arrabbiare. Con il Manchester City eravamo stati bravi a evitare la goleada, in Olanda no. Ma dalle cadute si impara, non dobbiamo mai perdere lo spirito che ci contraddistingue. Oggi abbiamo vinto contro una squadra fortissima, la più forte in assoluto secondo me. Hanno fatto due finali di Champions in tre anni e vinto uno scudetto, ma potevano essere di più, negli ultimi quattro. Se la rigiochi, non so cosa possa accadere. Loro erano venuti qui per ammazzarci. Si poteva perdere e invece abbiamo vinto e reso orgogliosi i nostri tifosi. Finché ci sarò io, questi ragazzi daranno tutto per la maglia, siamo pronti a sputare sangue per questa maglia. Poi quando non ci sarò più, non saprei>>
Se si è fatto un lavoro di testa più che di gambe
<<In settimana abbiamo affrontato il problema con i vecchi e con i nuovi. Se non vogliamo che diventi una stagione come quella di due anni fa, non dobbiamo mai perdere lo spirito. I nuovi devono capirlo velocemente, i vecchi devono continuare ad averlo. Oggi è stata una partita importante, ci ha fatto capire che siamo duri a morire, che anche nelle difficoltà possiamo dire la nostra. Gare come quella contro il Psv non erano mai capitate nella mia carriera. Ma c’è sempre una prima volta. Ed è stato un segnale, anche per i ragazzi, che hanno dato una risposta importante>>
Come mai Neres e non Lucca
<<Una scelta felice viste le caratteristiche dell’avversario. Mi sono affidato a Juan Jesus anche a destra e ho avuto grandi risposte. Noi allenatori veniamo criticati spesso, per fortuna a volte riesci ad azzeccare le mosse. Ma degli individualismi non mi interessa a costo di lasciare gente fuori, lo spirito di squadra deve essere al centro di tutto. Se stiamo tutti sul pezzo, si può fare una stagione in cui riusciamo almeno di raggiungere l’obiettivo che farebbe contento il presidente, giocare la Champions anche l’anno prossimo>>.
Cos’è successo con Lautaro
<<Era una partita tosta, ci sta che ci sia qualche battibecco. Quello che io ricordo dell’Inter è che l’ho portata a vincere uno scudetto dopo dieci anni interrompendo l’egemonia della Juve, ho portato a vincere calciatori che non avevano mai vinto. E questo è quello che conta. Lautaro è un grandissimo calciatore, dal punto di vista umano due anni sono pochi per conoscere una persona>>


 
 
