sabato, Settembre 27, 2025
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Il ritiro a Castel di Sangro, tra passione e delirio

Effetto Napoli

Ieri, come ogni anno da quando il Napoli svolge la seconda parte del ritiro in Abruzzo, ho fatto la mia puntata a Castel di Sangro, trovandomi anche per ferie nelle vicinanze.
In breve vi spiego quello che ho vissuto e le mie riflessioni.
Premetto che, inutile sottolinearlo, fino a qualche anno fa eravamo scarse 1000 persone a seguire la squadra al Patini ma anche nel 2023, nel post terzo scudetto, non c’era il delirio che ho visto ieri. Perché di delirio si tratta:
Migliaia di persone in fila per la foto con la coppa a qualsiasi ora, sotto al sole, con bambini molto piccoli e cani al seguito, Store ufficiale letteralmente preso d’assalto per quel poco che rimaneva. Ma la cosa più allucinante è stata la fila fuori ai cancelli per l’allenamento mattutino delle 11.15: alle 10.20 una scena da incubo, migliaia e migliaia di persone in coda (non so quantificare ma lunga più di 100 metri sicuramente) che, neanche a dirlo, non sono riuscite tutte ad entrare. Menomale che ho desistito immediatamente ed ho optato per la fila della coppa durata, grazie all’imminente inizio degli allenamenti, SOLO un’ora e un quarto, rimandando al pomeriggio l’altra. Omettendo lo stato penoso in cui ci trovavamo, dico solo che dalle 15.30 (apertura cancelli prevista per le 17.30) ci siamo messi in fila e davanti a noi c’era già un centinaio di persone. Lo stadio alle 18 era pieno, circa 6000 posti occupati. Il tutto per scarsi 30 minuti di partitella che, chiaramente, per qualcuno dei presenti era poca roba… non capisco cosa si aspettassero, uno show? Una gara di palleggio acrobatica? Ora questa cosa non può non far riflettere. A mio avviso occorre una regolamentazione degli ingressi, del come non ne ho idea, visto che la sessione autografi prevista per lunedì 11 é stata annullata a causa probabilmente delle eccessive richieste che hanno mandato in tilt il sito per la richiesta degli accrediti.
Ma la mia riflessione va ben oltre l’organizzazione in sé, e quello che salta all’occhio è una “condizione sociale “ in cui versiamo un po’ preoccupante. Perché se da un lato tanto seguito e tanta partecipazione é qualcosa di molto bello, dall’altro è inevitabile pensare e domandarsi: perché lo fanno? Cioè, cosa spinge questa marea di gente a sciogliersi al sole con prole, quadrupedi e donne anziane che non sapevano neanche bene cosa stavano andando a vedere? La passione, certo, la gratuità…. ma magari anche la “vita da copertina “ di cui si nutrono i social? Insomma, sommando gli eventi dei giorni scorsi, come l’irreperibilità degli abbonamenti, il “saccheggio” delle maglie da 140€ almeno e tanto altro , a me sembra, in tutta onestà, che si stia un po’ esagerando: la smania di “stare sul pezzo sempre” di cavalcare l’onda del momento, di documentare il tutto con una storia o una foto da pubblicare… questa più che Passione è OSSESSIONE.. e non per il Napoli ma per l’immagine di sé che si vuole che gli altri vedano.
Oggi è il Napoli Campione d’Italia e con KDB… domani chissà dove si volgerà lo sguardo . Chiaramente da tifosa preferisco pagare questo prezzo per un Napoli sempre vincente, ma una riflessione più ampia a mio avviso va fatta, sull’incapacità della maggior parte delle persone di stabilire autonomamente cosa interessa e cosa no. Un gregge insomma, una mandria ingestibile… in attesa della prossima transumanza.


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