Dopo la sosta per le nazionali ritorna il campionato di serie A. Alla vigilia della partita contro il Torino, l’allenatore del Napoli Antonio Conte è stato protagonista della consueta conferenza stampa pre-partita: ecco le sue parole.
Inizia un tour de force da 7 partite in 22 giorni. Che risposte spera di avere e come stanno gli infortunati
<<I nazionali hanno giocato entrambe le partite, quando tornano bisogna rimodulare il reinserimento in gruppo e nel frattempo preparare la partita. Buongiorno è tornato in gruppo già da 3/4 allenamenti, Politano anche è rientrato. Rrhamani procede la fase di recupero, sta andando bene. Lobotka ha iniziato la fase di recupero. Ci sarà un grande dispendio di energie, avrò bisogno di tutti e farò delle rotazioni. Siamo curiosi di vedere le risposte che daremo.>>
Come si affronta una squadra che ha giocatori sia fisici che tecnici.
<<Il modulo è sempre il 4-3-3, al massimo con un centrocampista in più. Oggi il calcio dà tante informazioni a chi lo vede, difficile catalogare un sistema di gioco per entrambe le fasi. Abbiamo comunque due certezze: una con i 4 centrocampisti e l’altra con gli esterni d’attacco. Tante volte si vede solo l’ultima partita e si dimentica la penultima. Abbiamo due identità chiare e andremo avanti con queste soluzioni, la rosa è stata strutturata così.>>
Che Torino si aspetta di trovare soprattutto contro Baroni lo score è di due sconfitte e un pareggio…
<<Mi aspetto una squadra con voglia di fare qualcosa di straordinario, come chiunque affronti quest’anno il Napoli che è campione d’Italia. L’ambiente è difficile, lo conosco perchè vivo a Torino e spesso andavo a vedere le loro partite. Hanno una buona squadra e un ottimo allenatore, lo scorso anno la Lazio è stata la nostra bestia nera. Domani però sarà un’altra partita.>>
Se tutti questi infortuni in più rappresentano un problema e se stanno aumentando rispetto al passato…
<<Più giochi, meno ti alleni e più sei indotto ad avere infortuni muscolari. I calciatori sono essere umani ed essere sottoposti a stress fisici ed emotivi ogni tre giorni non è facile, soprattutto in partite di alto livello. Ci si lamenta che si gioca tanto, ma è un cane che si morde la coda. Per questo servono rose ampie, ci sono tante problematiche: è normale non rischiare un giocatore con un affaticamento per non perderlo per un mese. La gestione è totalmente diversa.>>
Se i giocatori rimasti qui a Napoli come Lang e Neres hanno approfittato del periodo per dimostrarle qualcosa in più
<<Neres lo conosco ormai bene, ha contribuito allo Scudetto e non ha nulla da dimostrarmi. Lang si sta ambientando, lavora e si applica per capire cosa gli è richiesto, sia singolarmente che di gruppo. Avrà le sue chance, bisogna lavorare e avere pazienza. Anche io devo averne.>>
Se per sostituire Lobotka ci sono altre opzioni oltre Gilmour
<<Ho molta fiducia in Billy, ha sempre risposto presente quando l’ho chiamato in causa. Ha caratteristiche simili a Lobotka, trovarne un altro diventa difficile in questa rosa. Non abbiamo veri play, nell’eventualità dovremmo adattare qualcuno e mi auguro di no.>>
Secondo lei quest’anno sarà più complesso. Perchè?
<<L’ho già spiegato, non posso tornare a dire sempre le stesse cose. Non vorrei poi che tutto ciò diventi una litania.>>
Quando pensa che McTominay possa tornare più brillante e se Dipende dal nuovo assetto, dagli avversari che lo conoscono meglio o è una questione di forma fisica
<<Scott ha cambiato status, è stato il miglior giocatore del campionato dopo essere arrivato da underdog. Quando cambi status, le attenzioni nella preparazione della partita e durante la stessa sono diverse. Il discorso è semplice, McTominay sa adattarsi a tutto a livello tattico, però oggi viene visto diversamente dall’avversario.>>